martedì 31 ottobre 2017

Per il CIO anche i videogiochi potranno essere sport

Losanna, il Comitato Olimpico Internazionale ha scritto un pezzo di storia: “I videogiochi competitivi, gli eSport possono essere considerati attività sportiva. I giocatori devono prepararsi e allenarsi con un’intensità che è paragonabile a quella degli atleti degli sport tradizionali.” A vent'anni dal primo vagito, quindi, gli eSport ottengono un riconoscimento istituzionale probabilmente inaspettato: ora il passo successivo è che le Olimpiadi accolgano le cyber-nazionali tra gli aspiranti vincitori di un oro olimpico.



https://www.wired.it/gadget/videogiochi/2017/10/30/cio-videogiochi-potranno-essere-sport/

lunedì 30 ottobre 2017

L'attività fisica molto intensa induce il rilascio di una molecola anticancro

L'attività fisica molto intensa induce il rilascio da parte dell'organismo di una molecola ''anticancro'' chiamata SPARC, che potrebbe aiutare a prevenire il cancro del colon.Lo rivela uno studio giapponese condotto presso l'università Ritsumeikan a Kusatsu e pubblicato sulla rivista Medicine & Science in Sports & Exercise.


http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2017/10/27/lattivita-fisica-molto-intensa-induce-il-rilascio-di-una-molecola-anticancro_f2a265ab-0b32-41f4-89eb-d7d4dc5d168e.html

venerdì 27 ottobre 2017

FIDELIZZAZIONE dei CLUBER

Prima di parlare di fidelizzazione occorre chiarire bene quale riferimento numerico utilizzare, ovvero:
c’è chi misura la fidelizzazione con il confronto di iscritti rispetto all'anno precedente;
c’è chi misura la fidelizzazione con il numero di mesi di permanenza nel club.
Noi misuriamo la fidelizzazione utilizzando il numero di abbonamenti rinnovati su base mensile rispetto al numero di scadenze del mese preso in esame (mensili, trimestrali ecc.. compresi)
N° di confermati/rinnovato
F= -----------------------------
Scadenze del mese
Per una volta, fatemelo dire con un po’ di ironia: arrivano le boutique del fitness, le low cost, il training on line, il digital marketing, i franchising, eppure ancora la maggior parte dei club non riesce ad avere una fidelizzazione superiore al 30-40% .
Questa in realtà è la necessità di molti. Invece, la maggior parte dei titolari di club sono impegnati quotidianamente ad acquisire nuovi clubers.
Facendo così, in modo ovvio non riescono a sviluppare una strategia di fidelizzazione che funzioni.
E’ veramente drammatico vedere come la totale attenzione vada al fatturato, all’incassato, a come raggiungere gli obiettivi, a come incrementare il numero di iscritti: ma una vera politica sulla fidelizzazione e l’unica che porta risultati.
Occorre fare un cambiamento radicale, che richiede un impegno da parte di tutti lungo e impegnativo. Purtroppo la maggior parte preferisce la strada più facile e veloce.
Secondo me, e per la mia diretta esperienza sul campo, oggi questo traguardo è raggiungibile attraverso un progetto concreto e programmato.
Si tratta di un protocollo funzionale che interessa un cambiamento radicale della struttura.
Il modo migliore per aumentare il numero dei nuovi iscritti è quello di costruire la fidelizzazione dei cluber esistenti.
Se riusciamo a mantenere i nostri cluber veramente coinvolti, resteranno fedeli.
È meno costoso e impiegheremo meno tempo e risorse piuttosto che andare a cercare nuovi clubers.
Se ci pensate bene, è facile mantenere clienti nel mercato del fitness perché, a differenza di altri mercati, l'appartenenza a palestra e servizi di fitness sono incorporati nella loro vita quotidiana, così come i programmi stessi si scelgono per un periodo medio lungo, e la tendenza sarà quella di non cambiare bensì a restare comodi per raggiungere la location di allenamento.
Grandi e piccole palestre hanno caratteristiche e modalità diverse tra di loro, ma quelli che seguono sono piccoli suggerimenti che penso possano essere validi per i club di tutte le dimensioni:
1. Rendi il rapporto con i clubers personale.
2. Assicurati che il tuo staff di istruttori sia adeguatamente formato per risolvere obiezioni o problemi dei clienti e prepara il personale su procedure standard. La capacità di relazionarsi e di esprimere empatia con i clienti è importante quanto la certificazione professionale. I cluber si aspettano professionisti qualificati, disposti ad ascoltare e aiutare. I clienti sono più soddisfatti quando interagiscono con persone autosufficienti che hanno la capacità di mostrare empatia e ottimismo. La maggior parte dei cluber apprezzerà una palestra che offre un personale che ascolta le lamentele invece di una palestra che offre 90 ore di corsi diversi. Oggi i clubers chiedono molto di più.
3. La professionalità, l’eleganza, l’ eccellenza insieme alla classe dei servizi rivolti ai clienti oggi è l’ Obiettivo con la ‘O’ maiuscola. Perché questo aumenta notevolmente la fedeltà dei cluber.
4. Presta attenzione ai numeri! Il grande numero di iscrizioni non significa niente se questi cluber non si fidelizzano.
5. Lavora costantemente di squadra e ogni anno chiedi come poter migliorare e fai qualcosa di nuovo costantemente.
6. Crea un piano di marketing della fidelizzazione.
7. Se sei grande usa le risorse che hai! Se sei piccolo, usa l’ essere piccolo a tuo vantaggio.
Concluderei comunque sostenendo che un bravo venditore è un"influenzatore e riesce ad avere la meglio su coloro che non vogliono confermare. Quindi un comparto commerciale con le idee chiare può produrre ottimi risultati.!

mercoledì 25 ottobre 2017

Il credito al consumo traina l’evoluzione hi-tech dello sport

Sport, fitness e trattamenti estetici diventano sempre più tecnologici e vengono trainati dal credito al consumo: lo rivela l’ultima edizione dell’Osservatorio Compass, secondo la quale oltre il 40% degli intervistati ha incrementato il tempo libero dedicato alla cura di sé rispetto all’anno precedente.


http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2017-10-01/il-credito-consumo-traina-l-evoluzione-hi-tech-sport-170307.shtml?uuid=AEnMCxcC

martedì 24 ottobre 2017

Spesa online nemica della forma fisica

Un gruppo di fisioterapisti della Chartered Society of Physiotherapy sostiene che rimanendo a casa e ordinando la spesa online, le persone perdono un intero carico di esercizi essenziali per il fisico.


http://www.stile.it/2017/10/15/spesa-online-nemica-della-forma-fisica-id-167136/

lunedì 23 ottobre 2017

A Dubai un mese di "Fitness challenge"

Rendere Dubai la città più attiva del mondo. E’ con questo obiettivo che lo sceicco Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, principe erede al trono dell’emirato, ha inaugurato la Dubai Fitness Challenge, un progetto ideato per stimolare gli abitanti di Dubai, i residenti e i visitatori a praticare esercizio fisico per almeno 30 minuti al giorno nell’arco di un mese, promuovendo e organizzando un’ampia scelta di attività e sport.



http://www.guidaviaggi.it/notizie/187676/

venerdì 20 ottobre 2017

Il mercato (un po’ selvaggio) dei personal trainer

C’è chi ha una laurea in scienze motorie (e magari anche un master di specializzazione) e chi ha semplicemente fatto un corso di un paio di settimane. Parliamo del personal trainer, una figura professionale che, negli ultimi anni, ha riscosso grande successo, ma il cui percorso di formazione non è ancora stato formalizzato in modo univoco. Accade, così, che molti si improvvisino e si propongano sul mercato senza avere una preparazione specifica.


http://nuvola.corriere.it/2017/10/14/il-mercato-un-po-selvaggio-dei-personal-trainer/

martedì 17 ottobre 2017

Curiosità

La curiosità è una delle caratteristiche da allenare per una trattativa vincente.
Si può diventare molto bravi a vendere allenandosi ad essere curiosi. Essere curiosi allena a costruire grandi visioni ed a essere molto coinvolgenti. Essere curiosi rende la vita entusiasmante e piena di novità, ed entusiasti sono i bravi venditori.
A volte penso che invece di insegnare ai venditori come fare, e quali domande fare ai cluber per comprendere e stimolare la loro motivazione all’attività fisica , dovremmo forse invece insegnare ai venditori ad essere curiosi.

La curiosità è quell’arte che serve per comprendere veramente cosa vuole il cluber. La curiosità fa fare domande al venditore, lo fa meditare, lo fa rallentare, lo fa concentrare invece che rispondere velocemente e scappare da una situazione antipatica.
La curiosità e sinonimo di ‘’non mollare’’.

E’ proprio attraverso la curiosità che si può sviluppare l’empatia. Cioè la simpatia ed empatia sono di quelle persone che ci ascoltano, che ci fanno domande e che si interessano a noi.

Quando ci meravigliamo sinceramente di una persona, ci viene naturale fare più domande e ci viene naturarle essere curiosi sulle loro specialità.
Allora perchè i venditori mettono il pilota automatico , piuttosto che il driver della curiosità?
Uno dei motivi è che il venditore incontra e sente spesso gli stessi problemi e le stesse argomentazioni dai cluber. Tutti vogliono stare in forma, tutti vorrebbero raggiungere risultati e non molti sono pronti ad mettersi in gioco veramente e molti sono pigri e non si impegnano. Tutti vogliono spendere meno. Invece di essere curiosi, e sfidare con la stessa curiosità , smettono di porre domande.

La mancanza di curiosità uccide i risultati delle vendite. 

Venditori curiosi mostrano in ogni incontro di vendita comprensione. La curiosità ci rende interessanti agli occhi del cluber .Inoltre, essi sono intensamente curiosi di sapere cosa pensa il potenziale cluber, e sono curiosi di dominare la sfida e come questa stia interessando questo cluber . La curiosità elimina le telefonate generiche di vendita e le soluzioni generiche per un acquisto, e le trattative basate solo sul prezzo.
Quando un venditore sente un "No", la reazione del pilota automatico è la delusione, la rabbia o la colpa sul prezzo della vostra azienda o offerta degli abbonamenti . Non c'è curiosità circa la vera ragione per cui hanno fallito.
Se il cluber dice "No". Perché? Perché le vostre raccomandazioni basate su ipotesi, piuttosto che curiosità, non colpiscono.

Venditori curiosi vogliono sapere perché hanno ottenuto il "No". Era il loro stile di vendita? Un concorrente li ha sedotti? È il servizio? È la prospettiva? La curiosità porta all'apprendimento, che porta a cambiamenti e a diversi risultati. Scaricare la responsabilità di un fallimento sul cliente è sintomo di mancanza di curiosità.
Come fare.
1. Fare sempre domande e andare oltre la superficie delle cose: approfondiamo.
2. Non etichettare qualcosa o qualcuno come noioso ma rendetelo interessante con le domande Non prendere le cose come scontate esiste sempre un altro punto di vista
3. Mantenere la mente aperta a imparare di nuovo e disimparare per imparare cose nuove.
4. Leggere e documentarsi su diversi argomenti di wellness fitness e alimentazione .
‘’L’importante è non smettere di fare domande…Non perdere mai una sacra curiosità’’
Albert Einstein La curiosità è ciò che caratterizza un genio.

venerdì 13 ottobre 2017

Gli italiani puntano sul fisico: è un business milionario

Sport, fitness e trattamenti estetici conquistano un peso crescente nel tempo libero degli italiani, sempre più attenti al benessere fisico e utilizzatori di tecnologia per pianificare gli allenamenti e monitorare i progressi.




http://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/stili-di-vita/2017/10/03/news/gli_italiani_puntano_sul_fisico_e_un_business_milionario-177229404/

giovedì 12 ottobre 2017

Sport e fitness: al primo posto nel tempo libero per oltre la metà degli italiani

Sport, fitness e trattamenti estetici stanno entrando in modo sempre più preponderante nella nostra quotidianità. Sempre più italiani sono infatti attenti al proprio benessere. Per il 48% degli italiani “mens sana in corpore sano” è la massima che rispecchia il concetto di benessere.



martedì 10 ottobre 2017

Indicatori di performance: come raggiungere gli obiettivi facilmente


Il metodo Lifenergy dal 1990 ad oggi ha avuto successo perché da 27 anni abbiamo individuato, elaborato ed impostato il successo dei club basandoci su indicatori di performance, metodologia che oggi condividono molti club. Sono così importanti perché sono i pilastri, sono la via, sono quell' approccio scientifico che programma, pianifica e controlla lo sviluppo aziendale. Nella realtà poche sono le aziende che riescono a mantenere e sviluppare tali pilastri che ci danno la strada maestra da seguire e molti ancora non ne percepiscono l’importanza.

Questi indicatori sono l’anima della gestione e sono espressi in una misura quantificabile che rende oggettiva la misurazione dei risultati raggiunti. Giorno dopo giorno e anno dopo anno creano la forza dell’impresa e del management.

Ogni club o centro fitness ha i suoi indicatori a seconda dei loro rispettivi criteri di performance o priorità o tipologia di struttura. (es. Piscina, SPA, Sport o Wellness ) Inoltre, gli indicatori di solito seguono standard del settore che generalmente si copiano tra le aziende ma non sempre con un logica efficace. Molti titolari si confondono dietro a software gestionali mal progettati nei quali si perdono e sviluppano CRM inutilmente complessi e senza alcun risultato funzionale. Gli indicatori sono confusi e stravolgibili nel tempo.

Un indicatore di performance è un indicatore di performance di marketing e non di altre performance. Un general manger deve vivere e sapere quali sono gli indicatori che negli anni rafforzano e sviluppano il proprio business.
Non stiamo parlando solo di indicatori di tipo finanziario, anche se senza le indicazioni da loro fornite è quasi impossibile per i club e le palestre raggiungere il loro pieno potenziale.
La cosa più importante e che nessun aspetto esterno alla azienda possa alterare questi dati.


COME FARE?
Occorre individuare quali espressioni indicano: lo sviluppo aziendale il miglioramento, la crescita.
Occorre aver ben definito processi di erogazione del servizio o dei servizi erogati
Avere chiaro come organizzare i processi di erogazione del servizio
Esprimere questi dati sotto forma numerica
Far si che entrino nella cultura aziendale e vengano da tutti elaborati giornalmente.
Siano riconoscibili da tutti come indicatori di miglioramento
Siano inseriti nei mansionari aziendali
Nella pratica questi indicatori sono, ad esempio, la percentuale dei miss sulle visite nel club Oppure la redditività da ogni singolo cluber . Oppure ancora la frequenza media.


ALTRI ESEMPI:
La percentuale di fidelizzazione. Il numero di cluber attivi. La percentuale di apertura dei tour .
Nei nostri club questi indicatori assumono una importanza incredibile poiché lavoriamo con persone che agiscono su persone là dove sul lavoro si vive anche promiscuità, confusione e imprevedibilità, così come commistione tra le persone: per questo gli indicatori aiutano a concentrarsi su obiettivi aziendali e garantire che tali obiettivi rimangano allineati nell'organizzazione.


Cosi raggiungeremo gli obiettivi facilmente!




martedì 3 ottobre 2017

Le obiezioni nella vendita.

‘’La concorrenza costa di meno ‘’;‘’ ci voglio pensare ‘’; ‘’devo chiedere a mio marito’’ ; ‘’faccio il giro delle palestre’’. Tutti i venditori, istruttori e receptionist si trovano spesso davanti ad una di queste obiezioni e ce ne sono infinite. E chiunque afferma di essersi trovato in difficoltà. Tutti hanno perso delle vendite di fronte a delle obiezioni.
La reazione più semplice e diffusa e quella di rinunciare alla vendita e scappare oppure quella di iniziare a destreggiarsi con una serie giochi di parole finendo per cercare di convincere pedestremente una persona.
I venditori iniziano a guardare, difendere, giustificare o scontare il prezzo nel tentativo di mantenere l'interesse. L'incapacità di un venditore di gestire le obiezioni costa migliaia di euro ogni anno a tutti i club .
Molti clienti mi chiedono di insegnare a tutto lo staff a superare le obiezioni. E ovunque vado trovo venditori che dopo 10 tour sanno argomentare in modo convincente tutte le obiezioni per giustificare la mancanza di successo. Tanta fatica per portare clubers e poi vengono allontanati da una obiezione dalla reception.
I venditori che argomentano le obiezioni creano conversazioni di vendite più veritiere e credibili.Non sembra che stiano cercando di nascondere qualcosa. Sollevando le obiezioni, il venditore ha l'opportunità di capire il vero motivo dietro l'obiezione.Smettete di evitare le obiezioni evidenti e prevedibili con i cluber o potenziali durante una trattativa. Parlate di obiezioni. In questo modo, emergerà la professionalità che avete.


COME FARE?
Mi piacerebbe condividere con tutti che le obiezioni non esistono e che esiste un tipo di relazione che esclude a priori le obiezioni, basta poco.
Occorre allenare i venditori ad amare le obiezioni . E' difficile quando un cluber potenziale non dice nulla. Quando esprimono un’obiezione è perché sono interessati. Bisogna essere sereni e parlare delle obiezioni. A volta basta la tecnica dello sfaldamento: PARLARNE … PARLARNE … sino a quando non diventa un’argomentazione senza più un cosi grande valore.
Insegnate al vostro team di vendita a far emergere le obiezioni! Non ad evitarle cambiando argomento o a confutarle con affermazioni del tipo : ’’ti serve ‘’ ; “è importante ‘’ ; ‘’lo devi fare’’.
I venditori spesso sono riluttanti a sollevare l'obiezione. Pensano erroneamente che piantano un seme di dubbio nella mente del cluber. Beh, il cluber pensa ogni volta a tutti i motivi per non fare affari con voi, molti dei quali si basano su dati falsi o su precedenti esperienze negative con un'altra palestra.
I venditori intelligenti e efficaci, evitano di farsi mettere nell' angolo da un cluber e non scappano.
Al limite i venditori portano l'ovvia obiezione, che potrebbe sembrare così: molte volte quando presento il nostro Club a persone come lei , il vero argomento da affrontare è: " vale la pena spendere un po’ di più?”; “dobbiamo per forza frequentare una low cost ? “ "Perché non guardiamo i pro ed i contro di una scelta qualitativa ?. Alla fine della nostra conversazione dovremmo avere una buona idea della strada migliore da prendere. Questa diventa una conversazione sana , non una conversazione disperata, bisogna colpire l’intelligenza del potenziale acquirente.